Elena Deserventi: “Fiore di malva”, con commento di Armando Saveriano

Sotto pelle
eccezionalmente a cura di Armando Saveriano

So che sono in te
fiore di malva
aperto a ingressi
di una violenza attesa
So che mi senti
e non vuoi
Ti brucio e consumo
ti porto tra gli umori
allucinogeni
di amplessi che scivolano
in infusion erotiche
Ne va la libertà di agire
in coscienza
Riprendila e lascia
al vento il fiore profumato
di femmina
acuta intensa
corolla di immersione
senza ritorno

Elena Deserventi

Commento

Elena Deserventi sviluppa le proprie osservazioni e le recrudescenze intime in un gioco verbale che spesso vuole apparire come un assorbimento indolore. C’è una coreografia di feromoni e un rimando palese a Il Buio e il Miele di Giovanni Arpino, che non posso non evidenziare. La poesia di Elena Deserventi è erotica e al tempo stesso demistificatrice dell’erotismo, suo e di quello in sé. La poeta non si nasconde e non si spaccia, si smaschera pur non avendo maschere evidenti; è una donna calda e viva che desidera, che non dirotta e sublima la passione, pur confessando senza ammetterlo esplicitamente di non saper o non poter pilotare questa passione che la maledice e che ella vorrebbe quasi maledire. In questo dilemma del desiderio senza vergogne e perbenismi stiracchiati è vicina, invece, alla sfrontata palermitana Lucia Triolo.
L’area significazionale non sacrifica però la prassi poetica; non si attarda nella coscienza infelice del suo status, detesta compiangere e compiangersi; ma deve misurarsi con la situazione se vuole sperare di uscirne spiritualmente e intellettualmente ‘illesa’. Elena non dimette la delusione e il rancore per un presente che appone il chiavistello alla speranza, però a parer mio ha da piantare il suo cuore in qualche petto, ha una messa a dimora da effettuare (o per la quale pregare se non dio la laica provvidenza, un’arcana misericordia).

Armando Saveriano

Un commento Aggiungi il tuo

  1. Elena Deserventi ha detto:

    GRazie di cuore a Federico. Grande emozione per me rileggere Armando in questa veste, trovare la sua capacità di interpretazione profonda e sottile, il suo modo pregnante di dire le cose , la sua delicatezza che non sfocia mai in” dolcedine”, ma si stempera in una intelligente ironia. Non ci sei,ma continui a esserci-Alla grande

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