Non per festeggiare ma per partecipare e testimoniare. Per stare insieme alle mie sorelle che, in un’altra parte di questo stesso mondo, stanno soffrendo, fino a sacrificare la propria vita, per ottenere il riconoscimento del proprio diritto a esistere. Sono giovani donne, sono studentesse, sono intellettuali, sono donne del quotidiano, bambine, bambini, giovani uomini, sono…
Mese: dicembre 2022
Andrea Burato: “Respiro interrotto” con commento di Elena Deserventi
È un anno che il vento ha lasciato
questi sassi bianchi tra le tue mani
come pegno di un ritorno annunciato
Non basta il sorriso di una foto
a spiegare il tuo respiro interrotto
Ora sei a qui a sei brevi passi da me
irraggiungibile
Senza distogliere l’attenzione
Un titolo manifesto scelto per mantenere costante l’attenzione, nonostante il periodo natalizio prosciuga intenti ed energie, sulle donne di tutto il mondo e sulle nostre sorelle iraniane. Questo tempo è, per noi donne dello Spazio di Atena, l’occasione giusta non solo per evidenziare come in diverse zone del mondo (anche nel nostro civilissimo occidente) le…
A vasto clima 5
a cura di Angelo Curcio e Silvana Pasanisi Foto di Maurizio Tolotti Non so dire del vento la giusta misuraregolare con lentezza le distanzeperché niente s’avvicini troppoo troppo s’allontaniUna sposa d’aria esposta a correnti celestie l’addio- più lungo di qualsiasi treguaqualcosa si stacca ad ogni latitudinenessuna foglia conosce il destino dell’altraIl sogno copre le chiomeanche…
Poetesse, monache e sgualdrine
Dall’altra parte della vita. La poesia come spogliazione e abbandono.di Roberto Comelli “Io sono la vostra voce,il calore del vostro fiato,io sono il riflesso del vostro volto,l’Inutile palpito di inutili ali. Ma fa lo stesso,sono con voi, sino alla fine. Ecco perché mi amate così avidamente,nel mio peccato e nel mio male.Ecco perché mi avete…
Piera Oppezzo – Un silenzio intessuto di parole
Lo spazio di Atena di Beatrice Orsini “Nella vita, o si vive o si scrive”, ebbe a dire Piera Oppezzo, autrice solitaria e schiva nell’Italia degli anni ‘50 e ‘70, che dell’atto di scrivere ha fatto la propria ragione di vita, in una dedizione completa alla parola. Lontana da qualsivoglia retorica romantica e da un sentimentalismo…
Domenico Setola: “Oggi” con commento di Elena Deserventi
Se fosse giorno
il passo lento delle ore
ritornerebbe nella tua voce perduta
Il silenzio degli addii
sarebbe una canzone,
l’estate che sboccia e
sfiorisce alla riva consunta degli anni.