Raffaele Milite: “Vieni accarezzami”, con commento di Elena Deserventi

Sotto pelle
a cura di Elena Deserventi

Vieni, accarezzami, trova una vena
poggiaci un bacio: lo senti il tuo sangue?
Sotto ogni maschera la vita langue
e aspetta lo squarcio, l’onda, la piena.

Commento:

Una breve lirica in musicali endecasillabi, dolcemente persuasiva, tecnicamente ben costruita. Nell’incipit si svela il bisogno di avvicinare il “tu” amato, accarezzarlo, baciarne una vena che pulsa di sangue avvertito “in comune”. Di seguito una riflessione generale che sottolinea il languire della vita sotto la funzione della maschera, mentre lo spazio dato ai sentimenti, squarcia la rete che imprigiona e irrompono “l’onda”, “la piena”. Grazie al climax crescente, da alcuni gesti che palesano appena l’eros alla pienezza finale dello stesso, grazie alle rime in chiasmo che intrecciano il vicino e il lontano in una catena inscindibile, le due parti della lirica si saldano in un processo di evoluzione del sentire d’amore, avvincente e incantevole.

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