A VASTO CLIMA 9

il

A CURA DI ANGELO CURCIO E SILVANA PASANISI

I riflessi che sciàmano a valle

portano i miei passi di bambino

ancora oggi dalla sorgente

sgorgano negli incerti giorni

e tu piccolo mio tentenni

incespichi e piangi sulle orme

di un tempo spensierato e caro

da tesa alle grotte

un fluire d’acqua e vita

i tuoi occhi cercano i miei gamberi

le mie gambe mostrano alle tue

i sentieri nascosti le case le piante

il tuo rosso vivido naviga

sui riflessi bianchi e grigi

scintillanti del mio tempo che passa


Lirica Andrea Burato
Foto Maurizio Tolotti

Mi chiedo sempre dove nasca un fiore,

se nei ricordi si disgrega, se fiuta l’aria

che respira o si apparta in controluce:

se sfiorisce quando è prossima la fine

o la luce lo soggioga e resta inadeguato,

sospeso quasi al tremore dell’inverno;

se la morte è una forma muta della vita

oppure una finestra ocra e nera dove

ingigantisce il cielo e lento s’inazzurra.

Alfine mi domando se è giusto perdere

o disperdersi, recedere o adeguarsi

al bianco fulgore del mattino,

quando è un pianto la neve, un respiro, una luce

che sovrasta e recide il vento, i suoi giardini.


Lirica di Davide Cuorvo
Foto di Maurizio Tolotti

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