Mimmo Martinucci: “Eros e Psiche ” con commento di Elena Deserventi

Sotto pelle
a cura di Elena Deserventi

Eros e Psiche

Quegli occhi profondi e invitanti
mi spronano a sogni e misteri,
le labbra carnose eccitanti
mi aprono a sogni non veri.

La gola tua lunga non teme
le languide e calde carezze.
La nuca si scalda e già freme
se alito sopra qual brezze.

Poi scopro il tuo seno che invita:
è forma divina che appare
al tocco di trepide dita
ed eros ci sprona ad “amare”!

Poi aspetti e respiri in affanno,
t’inarchi e desideri e tremi …
esploro le valli che vanno
al fulvo tuo pube e tu fremi.

Poi vedi colori cangianti
e vortici come rovina …
e brividi caldi e esaltanti
nel monte di Vener divina.

La linfa ti scorre e il furore
nel sangue ti bolle e da soli
gustando il delirio d’amore,
sul corpo dell’uomo tu voli.

Mimmo Martinucci

Commento:
Poesia perfetta per la rappresentazione visiva di Eros e Psiche. Amore scambiato, che unisce esalta e dà ebbrezza totale.
Nella prima parte della lirica è l’io che in forma di climax sensuale scopre le parti del corpo di lei pronte a innescare un processo erotico incalzante, denso di un fascino che penetra incontrollato nel corpo e nella mente coinvolta, se non addirittura promotrice di sensazioni brividanti.
Nella seconda parte è il “tu” che risponde e corrisponde. Il moto ritmico segna e sccompagna la risposta in un corpo teso al piacere di quell’amplesso. Il delirio del sesso vissuto fino allo spasmo non degenera in atti violenti e triviali, ma si sublima nella grazia di un volo del tu sull’io, in un piacere raggiunto goduto e sublimato, nella capacità di fare degli umori dei tocchi dell’ardire di sensi tesi e vibranti nell’amplesso, la spinta a un volo che é tanto più libero quanto più si è preparato a esserlo, attraversando e vivendo in pieno una passione totalizzante.
La dolcezza del novenario, le allitterazioni in r che sembrano suonare i brividi erotici degli amanti, le rime alternate tra parole chiave del percorso voluttuoso dei sensi, creano una coesione profonda tra il sentire e il dire con strumenti che lasciano fluire umori di pathos totale.

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