a cura di Angelo Curcio e Silvana Pasanisi

Amo i viaggi senza meta
a piedi tra sorprese fermate ripartenze senza impegno
E ritorni per sognare
o ritrovare realtà amate
Su una altura senza nome
posta tra terra erbosa e cielo
chiaro e indecifrato
c’è la “mia” panchina
l’est della mia vita
Vi andavo con il mio amore
atti gesti parole silenzi
condivisi e secretati
da quel luogo
Orfana di lui ritorno
spesso là Lo trovo
seduto in attesa
ci amiamo
con passione fatta di leggerezza forte
di penetrazione onnivora
E’ aereo ma lo sento
è angelo ma amante
si alza in volo ma ritorna
La panchina è stabile
legata al terreno
con una cintura di metallo greve
Le bufere non la sradicano
prese dall’odore buono
di un amore vissuto e poi sognato con la forza del reale Forse
Aspettami come sempre amore mio
fino a che insieme
voleremo verso quel cielo fatto di nubi chiare
e scioglieremo la panchina
perché il vento la levi in danza
libera da nostalgia
Elena Deserventi
Foto di Maurizio Tolotti


Pausa assegnata
Pausa assegnata
senza custode
a scrivere tra rami secchi e foglie rosse
il desiderio
il personaggio
porge bizzarre storie
apre sulla fronte somiglianze
ti lascia nudo
sospeso sopra…un’origine….una fine—-
intimo con appuntamenti…date di scadenza
…infuriate schegge
faccenda di rarefazione
poi
ha chiamato me a darti un nome accanto
al mio nome vuoto
indicando tra gli steli
ho detto
“uno due: io Immagine tu Dipinto”
metafore
dove rivesti il mio corpo della tua pelle
e invochi i vivi
dell’impazienza
al cospetto di fiamme
Lucia Triolo
Foto di Maurizio Tolotti
Bella!
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