Forse me
Continua a stupirmi
la danza dell’aria
ribellione ai continui tornaconti.
Amo dissonanze
tra gli spazi di metodiche
esercizi vitali
per accogliere imprevisti
indefiniti impalpabili,
intrappolano vicissitudini
di zarina errabonda,
passi
di bagagli consunti
lungo rive schive,
ombra di zattera
piroetta sui rocamboleschi
scenari di attesa
pellegrini di una perduta mancanza,
stasi insopportabili
non so come vestirmi
rimango
nell’inconsueto silenzio
non traspare un domani
appiglio nelle segrete
sugli affannosi camminatoi.
Parole disciolte
schiuse resistenze
nel giardino della baldanza
nostalgia e caparbia
erompono sulla china.
Antonella Ferrovecchio